62 Euro
2 disponibili
Come ci ricorda il titolo della monografia d’esordio di Kovi Konowiecki – e al suo posto un altro – siamo sempre e per sempre soggetti alla doppia certezza della transitorietà e del cambiamento. Come lo è l’artista, che si è spostato avanti e indietro tra la California, il Messico, l’Europa e il Medio Oriente, tutti luoghi che fanno parte del tessuto di questo libro tentacolare e non scritto.
Qui ci confrontiamo con i margini geografici ed emotivi della società e della mente: i confini esterni e interni che inibiscono sia il movimento umano che il potenziale umano. Le fotografie ritraggono individui e comunità che esistono in uno spazio tra l’appartenenza e l’abbandono.
Ma ciò che potrebbe sembrare in superficie politico è reso intensamente personale attraverso l’affidamento intenzionale di Konowiecki sulle connessioni emotive nelle immagini piuttosto che su specifiche relazioni di luogo o soggetto. Come dice lui stesso, questo lavoro arriva come un “felice incidente, ispirato dai frequenti viaggi che hanno alimentato un occhio acuto per i tipi di comunità liminali da cui sono attratto: persone che ho incontrato nei miei vagabondaggi, passanti per strada, un cavallo addestrato in un piccolo villaggio arabo, e giardini incolti”.
La natura “non scritta” del lavoro ha un impatto sulla forma del libro, in particolare nella varietà di generi e colori, dalla fotografia di paesaggio alla ritrattistica e dal bianco e nero al colore. Le varie forme di espressione servono come modi per materializzare le idee al centro del progetto e per rompere le barriere o le restrizioni all’interno del mezzo fotografico.
Kovi Konowiecky, And in its place, another
Deadbeat Club, 2022
29 x 23,5 cm
144 pagine
Copertina rigida
Lingua inglese
ISBN: 978-0-9998298-8-2