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Questo libro è una raccolta di scarti. Degli appunti personali su quello che documentavo per lavoro. Ho accolto le suggestioni dei danzatori, lo spazio che occupavamo assieme, loro con i corpi leggeri oltre l’ordinario, io con tutta la gravità dell’attrezzatura e della postura di spettatrice. Sullo sfondo edifici un tempo produttivi, monumenti anziani e non antichi, votati ad azioni ripetitive, produttori di oggetti finiti. L’esperienza delle residenze per danzatori produceva movimento effimero in quegli spazi; l’improvvisazione e la ricerca annullavano la meccanicità della produzione industriale e inseguivano canoni, soluzioni personali e collettive. Il suono delle macchine era sostituito dai respiri affaticati dei performer e dai suoni dei musicisti. Ricercare. Lo spettatore non suda, il suo respiro non tradisce sforzi, sa guardare avanti e sono i suoi occhi ad aggirarsi intorno alla scena, a muoversi. Non si contorce, non sa come ci si possa ribaltare, cosa si veda durante un salto, quanta polvere abbia un pavimento di linoleum. Questo è il racconto di quell’esperienza, un paesaggio attraversato e un corpo estraneo che prova a danzare guardando.
Laura Farneti, ALter
Fuorimargine, 2023
Design di Subtitle
20 x 25 cm
128 pagine + manifesto
Copertina flessibile
Italiano / Inglese