18 Euro
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Con i contributi di Patricia Ticineto Clough, Helmut Draxler, Sophie Houdart, Chihiro Minato, Matt Mullican, Lucy Powell e Oxana Timofeeva
Towards (Im) La misurabilità dell’arte e della vita riunisce varie storie, pratiche e saggi sulla misurazione che abbraccia il paradosso, la contraddizione e l’umorismo. Il libro crea e introduce episodi di idee, metodi concettuali, atti e processi di misurazione che risiedono in una transizione concettuale tra scienza (tecnologia) e vita quotidiana. Quando la misurazione è vista come una pratica, è importante ricordare che l’elaborazione dei dati, in particolare la visualizzazione, richiede effettivamente molte decisioni estetiche. Questo fa sembrare che le pratiche contemporanee di misurazione non siano più guidate principalmente dalla ragione. Sebbene, storicamente, la misurazione abbia sempre contenuto aspetti della soggettività, l’illuminazione nella modernità mirava ad escluderli sulla base dei principi ideologici della democrazia e delle necessità dell’amministrazione. L’intervento di calcolo ha evidenziato l’importanza di riabbracciare, piuttosto che escludere, la soggettività nel concetto di misurazione. Comprendendo la misurazione come comprendente la soggettività e costruendo la realtà, piuttosto che limitarsi a riferirla, il potenziale dell’innovazione artistica ha una grande rilevanza rispetto alla pratica di partecipare al pensiero e all’esercizio dei linguaggi di misurazione. Miya Yoshida è ricercatrice e curatrice con sede a Berlino.
Miya Yoshida
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2017