Ottobre 2024
There is no Calm after the Storm, Matteo De Mayda in dialogo con Daria Scolamacchia
Un evento meteorologico estremo ha colpito l’Italia nord-orientale nell’ottobre 2018. Il vento di scirocco ha soffiato fino a 200 chilometri orari nelle valli dolomitiche, abbattendo circa 14 milioni di alberi. La pioggia incessante ha fatto straripare i torrenti, trascinando a valle tronchi e detriti. Durante la notte, gli abitanti di alcune comunità montane del Trentino, del Veneto e del Friuli-Venezia Giulia si ritrovarono con le cantine allagate e persino con le case distrutte dai venti. A distanza di oltre sei anni, le conseguenze della tempesta Vaia sono ancora visibili e tangibili. Le pendici di diverse montagne sono brulle. Le foreste rimaste sono state invase dal bostrico dell’abete rosso: un parassita che si nutre di legno. Senza le piante, non c’è protezione contro frane e valanghe. Mentre gli esperti e la popolazione locale si rimboccano le maniche per cercare di riportare la situazione alla normalità, il danno economico complessivo è stato stimato in tre miliardi di euro. Le tempeste hanno sempre fatto parte della storia delle foreste, ma il riscaldamento globale ne sta amplificando l’intensità e la frequenza. Con un approccio documentaristico e in dialogo con elementi di ricerca scientifica e d’archivio, There’s no calm after the storm indaga le conseguenze a lungo termine della tempesta di Vaia. Il progetto si propone di analizzare quanto accaduto con il tempo necessario per riflettere su cause, conseguenze e prospettive future, sensibilizzando l’opinione pubblica sull’emergenza climatica e sul fragile equilibrio tra azione umana e stabilità dell’ecosistema.
Il progetto è stato realizzato in collaborazione con i dipartimenti TESAF e DAFNAE dell’Università di Padova, ha ricevuto la borsa di studio ISPA (Italian Sustainability Photo Award) nel 2021 ed è stato esposto al Gibellina Photo Road Festival (2023) e a Fotografia Europea (2024).
Selezione di libri
Matteo de Mayda,
There’s No Calm After the Storm,
2024Orari e Informazioni
Leporello, Via del Pigneto, 162/e – Roma
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