Dicembre 2024
Paola Favoino, Birds are not allowed to cross the border
Siamo felici di accogliere, in una sua nuova declinazione, un lavoro di Paola Favoino di grande sensibilità, Birds are not allowed to cross the border, che mette insieme due progetti attraverso la rielaborazione di immagini stampate in camera oscura: il primo racconta di Julia, una donna Ucraina tornata nel suo paese in guerra che si prende cura di una serie di uccelli per farli tornare a volare, uccelli che come lei e la sua famiglia non possono varcare il confine, anche loro vittime del conflitto con la Russia, e l’altro iniziato in Lettonia nell’aprile del 2022 che attraverso paesaggi e foto d’archivio evoca la deportazione di quasi il 30% della popolazione lettone in Siberia da parte dell’allora Unione Sovietica.
A settembre Paola Favoino iniziato una corrispondenza con Julia, una donna ucraina fuggita in Italia nel marzo 2022, portando con sé una scatola fatta a mano contenente nove uccelli, la sua famiglia allargata. La loro breve conoscenza, durata solo un’estate, è proseguita dopo il suo rimpatrio a settembre attraverso una fitta corrispondenza whatsapp. Il racconto della sua apparentemente banale vita quotidiana è attraversato dall’ombra della guerra, dall’elettricità razionata, dal riscaldamento improvvisato e spesso pericoloso, dagli allarmi antiaerei e dalle fughe nei rifugi o fuori città, e infine dalla scoperta dell’impossibilità per i suoi uccelli (e quindi per lei) di attraversare nuovamente il confine. Il progetto vuole riflettere sul tema dei conflitti moderni e sull’idea di confine; è una narrazione della guerra fatta attraverso la voce di una giovane donna di Kiev.
Paola ha creato 14 prototipi degli uccelli di Julia e stampato 3.000 cartoline che stanno facendo il giro del mondo. Birds are not allowed to cross the border è entrato a far parte del progetto europeo SPORES ed è stato esposto per la prima volta al Goethe-Institut di Roma nel marzo 2023.
È stato naturale per Paola integrare questo progetto con il lavoro sul lutto e sulla memoria iniziato in Lettonia durante una residenza artistica nel 2022, “White blossoms”. Questo progetto è iniziato nell’aprile del 2022 in Lettonia, una delle repubbliche baltiche, dove Paola ha trascorso alcuni mesi e dove è rimasta da subito colpita dalla forza con cui un’intera popolazione coltivava e manteneva viva la memoria del dolore: le deportazioni russe in Siberia negli anni ’40 e ’50 avevano segnato per sempre due intere generazioni di lettoni e non solo. Dal 1940 al 1956 quasi il 30% della popolazione lettone fu deportata in Siberia dalla Repubblica Socialista Federale Sovietica Russa. Durante la sua residenza, ha intervistato alcune persone che erano bambini durante quel periodo e ha lavorato su archivi privati e pubblici spostandosi tra Riga, la capitale, e Cesis, dove aveva il mio spazio di vita e di lavoro. Paola ha poi rielaborato molte foto in camera oscura, utilizzando anche la sua tecnica di stampa preferita, l’emulsione su carta.
Selezione di libri
Paola Favoino,
A JE BURRNESH,
2019Orari e Informazioni
Leporello, Via del Pigneto, 162/e – Roma
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