
Pubblicato da Unsocial Studio Gallery in occasione della mostra di Modena
La mostra presenta una selezione di opere in bianco e nero, dalle prime fotografie dell’artista alle sue ultime creazioni.
Le immagini, come suggerisce il titolo della mostra, rivelano luoghi misteriosi sospesi in una dimensione fantastica e surreale dove il tempo sembra dilatarsi all’infinito. Il limbo di Gabrielle è fatto di legno, intricati disegni di alberi e vegetazione, potenti ritratti e animali; tutti elementi appartenenti a una natura inaccessibile che sembra trattenere il respiro nel nostro mondo moderno.
Un estratto del testo di Claude Nori, tratto da Canto Libero, 2022: “Gabrielle Duplantier è ormai riconosciuta come una delle voci contemporanee più potenti della fotografia, una voce che trasporta immediatamente come il flamenco o il fado, un grido forte e malinconico allo stesso tempo, ma che spazza via tutto ciò che incontra sul suo cammino, come il vento che soffia sulle brughiere e sulle colline dei suoi Paesi Baschi, richiamando miti e leggende. Con una tavolozza cruda e ad alto contrasto di bianco e nero, l’artista ha creato un alfabeto visivo inedito, faticosamente costruito nel tempo. L’osservatore è attratto dalle sue immagini dalla sensualità delle forme e dei materiali, ma anche dai volti sfocati e dai corpi impegnati in rituali, spesso misteriosi, che giocano con la realtà e la finzione.”
Gabrielle Duplantier, In Limbo
Unsocial Studio Gallery, 2025
Prima edizione, 50 copie numerate e firmate
Essay di Claude Nori
21,5 x 31 cm
58 pagine