Settembre 2025
Testament, di Sabine Delafon. Pubblicato da Cura Books. Sabine Delafon in conversazione con Vera Maglioni
Testament (2011 – oggi) è un progetto concettuale in corso di Sabine Delafon, nato da un atto ossessivo di raccolta e reinterpretazione di uno degli oggetti più simbolici dell’identità e dello status: il biglietto da visita. In Testament, l’artista sovverte la mitologia del biglietto da visita, trasformando ogni biglietto in un manufatto unico di 10 x 7 cm firmato da un altro artista, confondendo i confini tra paternità, scambio ed eredità artistica. La sua pratica è guidata da un fascino rituale per i nomi, le firme e gli accordi silenziosi incorporati nell’atto di dare e ricevere. Attraverso questa collezione in continua espansione, costruisce un archivio alternativo di reti artistiche, in cui la presenza è segnata non solo dalla creazione ma soprattutto dal consenso. “Devi semplicemente rispondere positivamente a questo messaggio”, dice al suo destinatario – frase che riecheggia gli enigmatici comandi di Alice nel Paese delle Meraviglie – una bottiglia con l’etichetta ‘Bevimi’, dove un semplice gesto mette in moto una trasformazione irreversibile.
Presentata in un piccolo formato in edizione limitata, ogni carta è stampata nelle sue dimensioni reali, offrendo un’esperienza intima e tattile del progetto di Delafon. Il libro diventa un oggetto concettuale in sé, un archivio di connessioni e scambi, in cui la presentazione minimalista invita lo spettatore a riflettere sul significato di ogni firma e sulla persona che vi si nasconde. Allo stesso tempo autoritratto e gesto collettivo, Testament è una meditazione sulla natura fluida dell’identità e sui modi in cui gli artisti si iscrivono nella storia, non attraverso la propria mano, ma attraverso le mani degli altri.
Sabine Delafon è un artista francese che vive in Italia. Le sue principali aree di interesse sono l’identità umana, l’amore e la spiritualità. Ha un approccio concettuale che privilegia la ripetizione principalmente attraverso la fotografia. Il mezzo del viaggio è preponderante per la raccolta di segni (firme, cartelli, quadrifogli, fototessere etc). La modalità seriale è intrinsecamente legata ad un’opera che si costruisce e si arricchisce nel tempo. Questa serialità rappresenta una continuità ed un rigore, una riflessione sulla pazienza, il rito, il (non) cambiamento, l’accumulo. È una continua variazione sul tema.
Orari e Informazioni
Leporello, Via del Pigneto, 162/e – Roma
info@leporello-books.com











