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Ottobre 2024

MostraPresentazione giovedì 17 ottobre, ore 19,

Petra Stavast, S75 a cura di Laura De Marco

Finalmente Petra Stavast torna a Roma in occasione dell’inaugurazione della sua mostra S75, a cura di Laura De Marco.

In occasione dell’inaugurazione Petra presenterà insieme a Laura De Marco anche il libro, a cui la mostra è ispirata, e ci parlerà di Ramya, pubblicato nel 2014 e per noi ancora un esempio fondamentale di intreccio narrativo in forma di libro fotografico, e del volume collettivo Calamita/Calamità.

S75 è un progetto che prende il nome dal telefono cellulare Siemens S75: lanciato nel 2005, è stato il primo telefono cellulare di Stavast dotato di una fotocamera integrata, con una risoluzione massima di 1280 × 960 pixel. In S75 Stavast racchiude 224 ritratti a persone appartenenti alla sua vita quotidiana, ma raramente ad amici o familiari, tutti realizzati in studio utilizzando la tecnologia, oggi considerata obsoleta, di questo telefono. La serie è realizzata in un arco di diciassette anni, tra il 2005 e il 2022 ad Amsterdam, Banff e Shanghai.

I limiti tecnici della fotocamera rappresentano una caratteristica centrale del lavoro: la bassa risoluzione delle immagini e le pose classiche dei soggetti ritratti danno luogo a uno spazio atemporale e disgiunto, che non è né presente né passato. I ritratti trasmettono una inquietante sensazione di instabilità formale ed emotiva tra stagnazione e transizione, e creano un’immobilità visiva che sembra più vicina alla pittura che alla fotografia. La serie di ritratti si confronta con quel preciso, breve momento in cui la persona ritratta e la fotografa sono insieme: le tensioni e le aspettative di entrambe sono parti visibili del risultato finale. I ritratti evocano una tensione tra il carattere digitale della fotocamera a bassa risoluzione e l’immagine che rimanda all’arte classica del ritratto. Il fatto che con il Siemens S75 la tecnica fotografica non possa essere controllata è essenziale per il lavoro di Stavast e questo concetto è stato tradotto nel libro fotografico, pubblicato dalla prestigiosa casa editrice olandese Roma Publications, attraverso la scelta di una tecnica di stampa altrettanto difficile da controllare, quella del rotocalco. Questa scelta comporta una sorta di tensione tra la natura digitale delle foto del telefono, condivisibili e riproducibili all’infinito, e l’associazione della produzione di massa con la stampa rotocalco. Inoltre, la carta e la tecnica di stampa esaltano l’apparenza granulosa delle fotografie, dando loro una morbidezza che ricorda quelle che si cerca di ottenere oggi con i filtri, e la sottigliezza della carta fa sì che le pagine si sfoglino delicatamente e lentamente, dando a tutti gli effetti il senso della vastità di questo progetto a lungo termine.”

Dal testo di Laura de Marco per la mostra a Spazio Labo’

In collaborazione con Spazio Labo’; con il supporto di Mondriaan Fund

Orari e Informazioni

giovedì 17 ottobre, ore 19
In mostra fino al 30 novembre

Leporello, Via del Pigneto, 162/e – Roma
info@leporello-books.com