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La fatica, sia come condizione fisica e strutturale che come metafora socio-culturale del presente, costituisce un oggetto antropologico sfuggente, oscuro e proprio per questo degno di attenzione. Lungi dall’essere un problema “semplicemente” umano, la fatica compenetra le vicende corporee, storiche e sociali dei variegati mondi viventi, siano essi umani o non umani – esistenze che faticano, che resistono alla fatica, che sono fatica. Molteplici energie, sforzi e tensioni si riversano nelle frizioni dell’economia globale, delle migrazioni, dello sviluppo tecnologico e dei cambiamenti ambientali. La fatica si manifesta nei punti di rottura, dove riesce a rompere legami e strutture che sembravano consolidati. Corpi, ecosistemi, meccanismi, costruzioni; ma anche idee, concetti, progetti, paradigmi. C’è qualcosa di rivoluzionario e di spaventoso nella fatica, nel suo invisibile gioco di resistenze, di usura, di tracce di quella fitta rete di scambi in cui l’umanità è immersa. Irriducibile a una singola esperienza, la fatica si annida nelle pieghe delle crisi contemporanee e la sua presenza non sembra mai totalmente accertabile. Variazione di stato, sintomo della rete di relazioni in cui siamo invischiati, la fatica non solo diventa un’immagine, un indice, un simbolo di diversi universi culturali, ma stimola anche una moltitudine di domande sullo stato attuale dell’anthropos, sulle fratture della sua storia e sulla resistenza per il suo futuro.
Estratti: Claire Haley & Sean Cordeiro, Combustion, Giacomo Pozzi, Preferirei di no
Contributi di: Marco Galvagni, Collettivo Epidemia, Angela Curina, Gabriele Maria Masi, Maddalena Burzacchi, Alice Pini, Cecilia Bima, Beatrice Ruggieri, Giulia Prizzitano, Erika Silvestri, Giacomo Pozzi, Claire Haley, Sean Cordeiro, Francesco Terzago.
Alea è un progetto editoriale indipendente fondato nel 2020. La rivista intende misurarsi con i ritmi sfumati e complessi della contemporaneità, attraverso una narrazione polifonica e multidisciplinare.
Ogni numero è orientato da un’ampia cornice tematica, la cui interpretazione è affidata ai singoli contributi selezionati dal comitato editoriale.
All’interno delle pagine di Alea, l’etnografia antropologica si presta a incontri – o dis-incontri – inediti e affascinanti con una grande varietà di discipline, visioni e pratiche artistiche. Ai lettori viene lanciata una sfida tanto provocatoria quanto rischiosa: tentare di ricomporre una possibile trama narrativa.
Alea, 2022
Direttore editoriale: Francesco Danesi della Sala
Progetto grafico: Diego Oberti, Francesco Danesi della Sala
Comitato di redazione: Pierluigi Bizzini, Maria Elena Lopatriello, Pasquale Menditto, Silvia Pizzirani, Stefania Zanetti
Coordinatore: Alice Gattari
Comunicazione: Bernardo D’Ortenzio
copertina flessibile
dimensioni: 24×16,5 cm