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A.A.V.V., ALEA – 4 / Odio, 2022

17 Euro

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Cosa facciamo quando odiamo? L’interrogativo, date le circostanze del nostro tempo, è pressante: siamo avviluppati in società dell’inimicizia e del rifiuto, piegati alla sistematica rimozione dell’alterità. L’esaltazione dell’Io chiude la vita entro circuiti sempre più ristretti, tracciando confini e distanze di cui sembriamo obbligati a omettere le qualità inumane. L’odio si agita dentro di noi. L’odio ci agita. Ostilità, ripugnanza, intolleranza: rispondiamo inconsciamente a schemi binari che generano polarità inconciliabili e riproducono contraddizioni insanabili. Odiamo con passione. Ma questo affetto dell’animo sembra non poter sfuggire ai discorsi e alle rappresentazioni socioculturali dominanti che ne orientano il senso complessivo. Rintracciando le propagazioni telluriche dell’odio, diviene possibile osservare le molteplici linee di faglia della società; tuttavia l’indagine deve spingersi oltre, prestando attenzione tanto agli scuotimenti imprevisti quanto alle vibrazioni più impercettibili. L’odio è un movimento, un processo che accumula e rilascia una stratigrafia complessa di energie politiche, economiche e culturali. I suoi sussulti contemporanei aprono fratture inedite: si può odiare il capitalismo e le sue catastrofi? È possibile sottrarre l’odio ai modelli divisori e polarizzati che tendono a veicolarlo? Possiamo immaginare pratiche d’odio generative e rivoluzionarie, oltre qualsivoglia forma di appropriazione superficiale di tale sentimento? Ci avviciniamo all’epicentro di un fenomeno che ha segnato in modo indelebile la storia umana: nella voce dei suoi tremori più profondi, proviamo ora a cogliere l’alterità stessa dell’odio.

Estratti: Francesco Danesi della Sala, Farmacologia di un epilogo, Caterina Capello, Odiare (e amare) in curva

Contributi di: Stefan Ecks, Damiano Gallinaro, Chiara Musu, Rosana Pinheiro-Machado, Lucia Mury Scalco, Mondher Kilani, Lucrezia Quadri, Caterina Capelli, Federica Tessari, Roberto Carli, Giusi Bonomo, Roberta Donatini, Nicolò Atzori, Davide Lhamid, Matteo Montenero, Andrea Bortolotti, Paolo Ghisu, Luca Petrassi.

Alea è un progetto editoriale indipendente fondato nel 2020. La rivista intende misurarsi con le ritmiche sfumate e complesse della contemporaneità, attraverso un racconto polifonico e multidisciplinare.

Ogni numero è orientato da una cornice tematica di ampio respiro, la cui interpretazione è affidata ai singoli contributi selezionati dal comitato di redazione.

Tra le pagine di Alea, l’etnografia antropologica si presta a incontri – o disincontri – inediti e affascinanti con un’ampia varietà di discipline, visioni e pratiche artistiche. Ai lettori ed alle lettrici è lanciata una sfida tanto provocatoria quanto arrischiata: tentare di ricomporre una possibile trama narrativa.

 

 

 

 

 

 

 

 

Alea, 2022

Direttore editoriale: Francesco Danesi della Sala
Progetto grafico: Diego Oberti, Francesco Danesi della Sala
Comitato di redazione: Pierluigi Bizzini, Maria Elena Lopatriello, Pasquale Menditto, Silvia Pizzirani, Stefania Zanetti
Coordinatrice: Alice Gattari
Comunicazione: Bernardo D’Ortenzio

copertina flessibile

cod.9788894670738

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