Damien Daufresne, Attraction, 2020

Il movimento del corpo nella danza qui diventa il rito con cui si cerca di superare l’attrazione gravitazionale: la danza è rappresentazione del mito del volo, della leggerezza. E questa continua lotta fisica della massa contro la forza attrattiva del suolo, dell’artista contro l’instancabile ricerca di risposte, è l’anima stessa del movimento. Questo libro, nella sua versione da collezione, è esso stesso una rappresentazione cartacea del movimento: è un diaframma, un ritmo del respiro: una lunghissima fisarmonica che attraverso il corpo di Dominique Mercy sussurra “danza, danza, altrimenti ci perdiamo” (Pina Bausch).