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«Lo si sentiva nell’aria: qualcosa di terribile stava per succedere». Enid e Alfred Lambert trascinano le giornate accumulando oggetti, ricordi, delusioni e frustrazioni del loro matrimonio: l’uno in preda ai sintomi di un Parkinson che preferisce ignorare, l’altra con il desiderio, ormai diventato scopo di vita, di radunare per un “ultimo” Natale i tre figli allevati secondo le regole e i valori dell’America del dopoguerra, attenti a correggere ogni deviazione dal “giusto”. Le biblioteche sono luoghi spirituali: santuari del sapere, templi della saggezza, oasi di silenzio. Dalle splendide biblioteche monastiche barocche, agli archivi secolari delle più prestigiose università, dai più ricchi gabinetti dei principi illuminati fino alle architetture più funzionali e sobrie, tutte sono permeate da una sorta di sacrale solennità. Sin dall’inizio della sua carriera professionale come fotografa, a metà degli anni settanta, Candida Höfer ha raccolto immagini degli interni di ambienti pubblici: castelli, musei, teatri, spazi espositivi e biblioteche. Proprio a queste ultime è dedicato il volume. Mai come in queste pagine oggettività e laconicità, caratteristiche del lavoro di Candida Höfer, riescono a esaltare biblioteche di tutto il mondo, di ogni dimensione ed epoca: dalla Trinity Library di Dublino alla Bibliothèque nationale de France, dalla biblioteca
dell’Escorial a quella di Villa Medici a Roma, dalla Pierpont Morgan Library di New York alla Anna Amalia Bibliothek di Weimar poco prima del catastrofico incendio.
Introdotte da un’arguta riflessione di Umberto Eco sulla pluralità di fini di una biblioteca ideale e su come ovviare a una sua gestione inadeguata, le centotrentasette immagini a colori di Candida Höfer costituiscono una sontuosa celebrazione della bibliofilia.
Candida Höfer, Biblioteche
Jonah & Levi, 2016
Testo di Umberto Eco
24.5 x 30 cm
272 pagine, cartonato con sovraccoperta
Italiano
Prima edizione 2016
ISBN 9788860100153