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Margaret è famosa per aver scritto il romanzo di proto-fantascienza The Blazing World, in cui immagina uno dei primi – se non il primo – mondo extraterrestre fisicamente raggiungibile (attraverso il Polo Nord). Inoltre, ha scritto ampiamente sulla natura, la scienza e la filosofia, un corpus di opere meno conosciute e non tradotte. Se a volte abbiamo bisogno di superare le argomentazioni contorte dei suoi scritti, i brevi testi selezionati sono sufficienti per cogliere una parte significativa del pensiero e della sensibilità di Margaret. Scelti tra le Osservazioni sulla Filosofia Sperimentale, questi quattro testi, scavando nella sua percezione del cielo e dei suoi costituenti, svelano il suo punto di vista anti-aristotelico. Inoltre, la sua sensibilità, che ha le sue somiglianze con una sorta di materialismo, attualizza un’inclusione acuta e premurosa dell’umanità tra le altre specie – e le specie del mondo tra l’umanità -, poiché non dimentica mai di menzionare altri animali e creature quando parla di umani nelle sue ripetute e calorose frasi “L’uomo e altre creature simili”. Ma le sue preoccupazioni e la sua generosità superano un’attenzione speciale per i vivi e abbracciano gli elementi e i corpi del mondo, evolvendosi collettivamente nella scintillante natura “auto-errante” che lei immagina. E attraverso la sua scrittura, scienza e filosofia convivono con intimità e intuizione.
Margaret Lucas Cavendish, Considérations sur la philosophie expérimentale (ciel)
Clinamen, 2020
13 x 19 cm
74 pagine
Francese, inglese