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Ci troviamo al confine polacco-tedesco durante le battute finali della seconda guerra mondiale. Una donna tedesca si innamorò perdutamente di un uomo polacco. All’epoca era impensabile una qualsivoglia relazione fra persone appartenenti a nazioni nemiche; trasgredire la regola avrebbe portato all’arresto immediato se non addirittura all’uccisione, se ciò fosse stato scoperto. La donna rimase incinta e, per portare avanti la gravidanza, ella fu costretta a nascondere il risultato del loro amore, allora, proibito. La guerra giunse al termine e lei venne imprigionata insieme a tutti gli altri cittadini tedeschi. Una volta nel campo diede alla luce una bambina (ovvero la madre dell’autore), bambina alla quale la donna fu costretta a rinunciare date le pessime e precarie condizioni di vita in cui versava.
Dopo la fine del conflitto mondiale, i confini europei furono ridisegnati e i cittadini tedeschi vennero espulsi dai territori polacchi dando vita ad un vero e proprio esodo, fenomeno al quale oramai siamo tristemente abituati. La donna, con la speranza di ricongiungersi con sua figlia, decise di restare acquisendo la cittadinanza polacca e rinunciando alla sua intera famiglia, barbaramente cacciata via dalla Polonia. Per lei la vita nella sua nuova patria fu estremamente difficile.
Erna Helena Ania si presenta come un diario, un oggetto complesso composto da diversi linguaggi, che riflette e investiga la storia travagliata e drammatica di una donna, punteggiata di innumerevoli rinunce. La donna fu costretta a rinunciare alla sua identità, al suo paese e alla sua famiglia pur di rimanere fedele a se stessa e coltivare il suo amore.
Tomassz Laczny, Erna Helena Ania
Blow Up Press, 2020
I edizione
Copertina morbida
15.5×22.5 cm
102 pagine, fotografie in b/n
Lingua inglese
ISBN: 978-83-952840-7-6