Stéphanie Roland, EVENT HORIZON (L’HORIZON DES ÉVÉNEMENTS), 2019

Event Horizon è costruito come una narrativa immaginaria che immerge il lettore in un’atmosfera notturna e misteriosa di previsione. Stéphanie Roland (BE) mostra l’infanzia da una prospettiva insolita. Non la spensieratezza, la leggerezza con cui di solito si associa l’infanzia. Mostra piuttosto la gravità e i misteri che questo periodo della vita comporta. I bambini nel libro sono congelati e assenti, come i fantasmi di memorie lontane che la mente non era in grado di ricreare con precisione.

Event Horizon raffigura questi bambini così come le loro “immagini mentali”. Visioni del futuro, ricordi inquietanti e strani sogni del subconscio. Il flusso di immagini del libro è interrotto solo da profonde pagine blu, contenenti nient’altro che date ascendenti. Stiamo guardando al passato da un futuro lontano? O vediamo le conseguenze di eventi sconosciuti?

Con un gusto per la previsione, Roland crea un cosmo leggermente minaccioso, un mondo singolare in cui una palla magica può diventare un pianeta non identificato, un cavallo galleggia nel cielo notturno e un astronauta si perde in un cantiere. Utopistico e distopico allo stesso tempo, questo progetto è diventato un campo da gioco di molteplici esperimenti fotografici.