Ilaria Miotto, FIRST SKIN, 2023

First Skin unisce dipinti, materiali provenienti dagli archivi dell’artista riguardanti il processo di apparizione graduale di elementi affettivi all’origine della memoria. La ricerca di Ilaria Miotto, partendo dal tema della memoria intesa come funzione psichica della rappresentazione mentale, esplora i confini delle geografie immaginarie delle sensazioni che anticipano e sottendono ogni struttura del pensiero e del linguaggio. Le opere si susseguono come frammenti, segni e reliquie per narrare il conflitto senza tempo tra materia e memoria: l’immagine ci appare sulla tela grazie a un processo di riscrittura dei fantasmi che l’autrice sottrae all’inconscio. Nei dipinti il ​​procedimento ricorrente – la ripetizione della cancellazione e della conservazione – è pensato come una pratica rituale all’interno della quale l’immagine diventa residuo del sacrificio. L’inseparabilità della dimensione visiva da quella tattile trasforma il dipinto in una costellazione di tracce e colori. Ilaria Miotto mette in scena la precarietà dell’esistenza attraverso quello spazio magico che è l’immagine, prima – e ultima – pelle tra il presente e il nulla.