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Una nuova forma di pratica investigativa che utilizza l’architettura come dispositivo ottico per indagare su conflitti armati e distruzione ambientale.
Negli ultimi anni, il gruppo Forensic Architecture ha iniziato a utilizzare nuovi metodi di ricerca per intraprendere una serie di indagini sulle violazioni dei diritti umani. Oggi, il gruppo fornisce prove cruciali per i tribunali internazionali e lavora con una vasta gamma di gruppi di attivisti, ONG, Amnesty International e l’ONU. Forensic Architecture non solo ha gettato nuova luce sulle violazioni dei diritti umani e sui crimini di Stato in tutto il mondo, ma ha anche creato una nuova forma di pratica investigativa che porta il suo nome. Il gruppo utilizza l’architettura come dispositivo ottico per indagare sui conflitti armati e sulla distruzione ambientale, nonché per incrociare una varietà di fonti di prove, come i nuovi media, il telerilevamento, l’analisi dei materiali, la testimonianza dei testimoni e il crowdsourcing.
In Forensic Architecture, Eyal Weizman, il fondatore del gruppo, fornisce, per la prima volta, un’introduzione alla storia, alla pratica, alle ipotesi, ai potenziali e ai doppi vincoli di questa pratica. Il libro include una vasta gamma di immagini, mappe e documentazione dettagliata che registra il lavoro intricato del gruppo ha eseguito. Attraversando periodi diversi, gli studi di caso in questo volume includono l’analisi dei frammenti in una stanza colpita dai droni in Pakistan, la ricostruzione di una sparatoria contestata in Cisgiordania, la ricostruzione architettonica di un centro segreto di detenzione siriano dalla memoria dei suoi sopravvissuti, un racconto di un giorno a Gaza e un’indagine sulla violenza ambientale e il cambiamento climatico negli altopiani del Guatemala e altrove.
Eyal Weizman – Forensic Architecture: Violence at the Threshold of Detectability
Zone Books
2019
372 pagine, brossura
Inglese