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Esaurito
Dal Sentiero dei nidi di ragno a Palomar, Italo Calvino non ha mai smesso di raccontare animali. Ma che cos’hanno in comune una colonia di formiche argentine nel Ponente ligure, un gorilla albino nello zoo di Barcellona, una gallina in un’officina torinese, gatti ribelli in una città industriale e un coniglio transfugo dalle grinfie dei vivisettori? La risposta è semplice: sono tutti animali che ci dicono di noi umani e del modo in cui la nostra specie è diventata così pesante sulla Terra da determinare una nuova età geologica: l’Antropocene. Seguendo le tracce di Calvino attraverso le storie di questi cinque protagonisti all’apparenza improbabili, Serenella Iovino ci parla di un’epoca in cui l’animale è minaccioso e minacciato, e soprattutto non è il totalmente “altro”: perché animali siamo anche noi, creature in un mondo che sfida gli equilibri, anche politici, di un difficile percorso di co-evoluzione.
Gli animali di Calvino. Storie dell’Antropocene, Serenella IovinoTreccani, 2023216 pagine145x210ISBN: 9788812010707