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These pictures may be an invitation to my world, but they were taken so that I could see the
people in them. I sometimes don’t know how I feel about someone until I take his or her picture.
[…] I photograph directly from my life. These pictures come out of relationship, not observation.
Nan Golding, The Ballad of Sexual Dependency
Il titolo Hardcure nasce da un gioco di parole venuto in mente all’autrice, mentre cercava di decidere cosa scrivere su una maglietta. Voleva esprimere il suo amore per la musica punk e il suo stile di vita, la sua rabbia contro tutto ciò che odiava e che non sopportava, ma anche rappresentare il modo in cui vedeva questa rabbia cambiare e modellarsi all’interno dei suoi rapporti sociali, in particolare all’interno della piccola “famiglia” queer di cui fa parte. Con l’uso di queste due parole insieme, l’autrice intende sottolineare che combattere non significa soltanto opporsi, perché oltre all’opposizione è importante anche cercare di creare qualcosa di diverso, di nuovo, luminoso e ordinato. L’autrice vuole trasmettere l’importanza di supportare e di essere supportati e di creare una rete di sicurezza, un rapporto di fiducia tra l’individuo e la comunità.
Libera Mariotti, Hardcure
Deserter’s Books, 2023
2ª edizione di 20 copie (numerate da 21 a 40)
Cura Sergio Lovati
20×28 cm
60 pagine
Copertina morbida
Lingua Italiano