Francesca Todde, IUZZA. Goliarda Sapienza, 2024

IUZZA di Francesca Todde racconta la storia di un incontro, una traversata notturna in mare alla ricerca di Goliarda Sapienza. “Iuzza” è l’affettuoso soprannome d’infanzia dato alla scrittrice in Sicilia, dove viene al mondo nel 1924. La simmetria sbilenca tra la sua biografia e la sua opera è piena di presenze invisibili: il vigore della sua avventura letteraria assomiglia a un tesoro recuperato da un relitto.
Partendo da romanzi, poesie, racconti, lettere e documenti personali di Sapienza, IUZZA si dipana come un viaggio intimo innescato da forze antagoniste, sovvertendo la natura delle forme e trasformando le parole in immagini. La sequenza di immagini è composta da sette sezioni che operano attraverso spostamenti temporali, riferimenti testuali ed eventi concatenati. Ogni parte nasce da un dialogo indiretto con la propria assenza, come una sorta di scambio telepatico attraverso lo spazio vuoto che mira ad amplificare la percezione delle connessioni emotive. Le fotografie di Francesca Todde sono come paesaggi interiori, o spazi animati che saltano attraverso le linee sfocate della memoria. Il suo sguardo attraverso l’obiettivo sembra aprirsi su un trambusto deserto, seguendo impronte sbiadite fino alla loro origine, che è infantile e ancestrale, animale e minerale: queste immagini sono tracce infestate dalla sensazione che il corpo sia ovunque.

(Dalla postfazione di Luca Reffo)