Chen Xiaoyi, KOAN, 2017

Koan è la possibilità di aprire il territorio del pre-verbale.

Come esseri umani, la nostra realtà è basata su una matrice simbolica, quindi ogni possibilità di pensiero e saggezza è coperta e delimitata da catene di significato.Solo la visione come prodotto dell’immateriale è più vicina ad un concetto di purezza, così attraverso la fotografia come mio approccio filosofico ho provato a esplorare al di sotto delle cose, con semplificazione e astrazione per risvegliare la consapevolezza spirituale e l’intuizione prima del simbolico.

Nella filosofia orientale, Tao e Zen consigliano alle persone di stare assolutamente calmi e purificare attraverso il processo. Al fine di raggiungere questo obiettivo, la nostra attenzione dovrebbe essere focalizzata sulla forma più basilare dell’esistenza dell’Universo. Nel Buddismo Zen, Koan è una storia o un enigma usato per aiutare il raggiungimento di uno stato di spontanea reazione, libera da programmazioni e pensieri analitici. In contraddizione con la filosofia occidentale, Koan sottolinea l’inadeguatezza del linguaggio e delle parole, e l’importanza dell’istinto oltre la logica e la ragione, per trasformare sè stessi.

Ho chiamato la serie “Koan”, ed ho selezionato fotografie astratte di paesaggio per un processo di fotoincisione; i risultati di questo lavoro sono poetici e pieni di immaginazione. Ho anche usato solamente inchiostro nero e stampato su diverse carte giapponesi, il colore deriva da un’atmosfera di desolazione e melaconia e l’espressione del minimalismo della pittura monocromatica a inchiostro dell’antica poesia Cinese.