Luigi Ghirri, KODACHROME, 2012

Nel 1978 Luigi Ghirri autopubblicò il suo primo libro, una sorta di manifesto avanguardista per quanto riguarda il medium della fotografia oltre che un punto di riferimento per la sua straordinaria opera. “Kodachrome” è stato per molto tempo fuori catalogo, ora, al ventesimo anniversario dalla morte dell’autore.

Nell’album fotografico, in parte amatoriale, Ghirri presenta l’ambiente in immagini croppate, fotografando fotografie e riprendendo il paesaggio italiano attraverso le sue pubblicità, cartoline, piante in vaso, muri, finestre e persone. Il suo lavoro è impassibile, riflette un’arguzia asciutta ed è un appuntamento continuo con la realtà ed il paesaggio come un’istantanea della nostra interazione con il mondo.

Questa nuova edizione di Kodachorme è stata pubblicata come copia dell’originale, adottando lo stesso design, layout dei testi e sequenza di immagini, ma usando scansioni delle pellicole originali di Ghirri per sfruttare i vantaggi delle moderne tecnologie e metodi di stampa. È stato inserito un piccolo opuscolo con un saggio di Francesco Zanot che offre una prospettiva contemporanea dell’impatto storico di Kodachorme, insieme alle traduzioni in Francese e Tedesco dei testi originali (che fu pubblicato in inglese e italiano).