Katja Stuke, Könnte Sein, 2008

Katja Stuke filma le persone per strada, principalmente da dietro o nell’atto di passare di corsa – assorbite dai pensieri che vengono catturati sulla pellicola. gli sguardi dei ritratti, tuttavia, rivelano un particolare momento di concentrazione proprio come se fossero consapevoli della possibilità di incontrare gli altri e di uscire dall’isolamento urbano. La maggior parte delle ritratte, di cui Katja Stuke ha scelto con cura gli sguardi, i gesti e le posture, sono donne moderne e consapevoli di sé che riflettono contemporaneamente un momento di orgoglio fuggitivo. nel suo libro “Könnte sein“, Stuke mette una selezione di questi momenti reali accanto a scene di film e videogiochi. La combinazione di schermate reali e fittizie confonde non solo i confini tra realtà e finzione, ma anche la distinzione tra fotografia e film. La struttura della rilegatura, simile a quella di uno schermo, porta avanti la finzione film-fotografia. Il codice a barre in evidenza sulla copertina richiama il tema centrale del libro di 96 pagine: categorizzazione e sorveglianza. la disposizione a volte sorprendente, a volte complementare delle circa 80 fotografie a colori è accompagnata da una raccolta di scritti della stessa Katja Stuke e da un testo del regista e autore tedesco Christoph Hochhäusler.