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La fine del mondo come abitudine di Roberto Boccaccino è un libro di scene diverse che sembrano chiamarsi e di personaggi che le attraversano come digressioni in un discorso. È un presente fatto di enormi quotidianità e piccole fantascienze, dove la fine del mondo è solo un altro pretesto per cercare rifugio.
Si apre con un personaggio che osserva le insonnie degli altri, attraversando notti troppo lunghe e risvegli confusi («Hai dormito?» «No, però sai cosa ho sognato?»). Probabilmente è lo stesso che ritroviamo subito dopo, tra relazioni di coppia e giochi da tavola, superstizioni di famiglia e un’invasione incomprensibile.
Il libro alterna momenti quotidiani a spunti più grandi, girando spesso intorno alla difficoltà del “lasciare andare”. Con il suo linguaggio ironico e ricco di immagini, Boccaccino pone uno sguardo nuovo sulla nostra intima resistenza al cambiamento.
Roberto Boccaccino, La fine del mondo come abitudine
Edizioni Fantasma
102 pagine
Copertina morbida, brossura
ISBN 979-12-985408-0-4