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Nel suo libro di debutto Mère, vediamo l’artista Julie Scheurweghs in diverse fasi del travaglio. Il parto naturale in casa di Scheurweghs è durato 16 ore, e mentre era al suo fianco, l’intero processo è stato documentato da vicino dal suo compagno. Più tardi, mentre esaminava le fotografie, Scheurweghs ha notato i dettagli che corrispondevano esattamente ai suoi ricordi di quel giorno. Ha rivendicato le fotografie ritagliandole alla loro nuda essenza, creando un nuovo corpo di lavoro che mostra l’intensità dell’esperienza. Le fotografie ravvicinate, non censurate e sentite di contrazioni pesanti alternate a momenti di calma ci mostrano non solo un bambino che nasce, ma anche la nascita di una madre. “Quando sono rimasta incinta avevo molta paura di partorire. Il modo in cui il parto viene rappresentato dai media – madri urlanti circondate da medici – combinato con storie dell’orrore da parte della famiglia di epidurali che non funzionano, mi ha fatto temere di dover mai spingere fuori un bambino. Ma con il progredire della mia gravidanza ho iniziato a fare ricerche sulle nascite naturali e ho trovato conforto nel vedere immagini di donne in travaglio sui social media. Mi ha dato un senso di sollievo e sono arrivata a capire che non è necessario che sia un’esperienza negativa, ma potrebbe in effetti essere un’esperienza potenziante. C’è un grande potere nel partorire, un potere di trasformazione, speranza e nuovi inizi. Voglio condividere questo con il mondo e spero che le donne possano trovare conforto nel lavoro”. Il lavoro di Scheurweghs è incentrato sulla femminilità: cosa significa essere una donna in questo mondo, la maternità, la vita familiare intima e la visione femminile. Da quando è diventata lei stessa madre, Scheurweghs si è concentrata sulla documentazione dell’esperienza del parto in particolare.
Julie Scheurweghs
MÈRE
Kult books,2021
200 copies
16 x 22 cm
148 pages
Paperback
ISBN 978-91-984059-9-6