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Il fotolibro Meu pai morreu três vezes (Mio padre è morto tre volte) nasce dalla collaborazione postuma tra un defunto e una persona viva. In un terreno pieno di ambiguità, Clara Simas racconta il suo processo di elaborazione del lutto e la presenza evocativa di Caveirinha — giornalista, figura iconoclastica e attore dilettante tra gli anni ’60 e ’70 del Cinema Marginal in Bahia e del Ciclo de Super-8 a Pernambuco —, suo padre assente.
Oscillando tra il documentario e la finzione, questa narrazione autobiografica svela e ricompone i volti di questo personaggio multiforme attraverso la combinazione di diverse fonti di immagini, affrontando questioni relative al lavoro del lutto e all’elaborazione analitica di fronte alla sistematica assenza fisica delle figure paterne e alla scomparsa simbolica di questi uomini nel percorso degli adulti.
In questa ricerca, il lutto è abbracciato come un corpo presente nella vita dell’autrice, che invita al gioco anche le tracce dei desideri di quest’uomo che un tempo era tanti. Insieme, e a partire dalla sovrapposizione di diverse materialità e strati di tempo, padre e figlia danno vita alla memoria e ai racconti sopravvissuti, siano essi contenuti in una fotografia, in un documento storico o nelle scene dei film in cui quest’uomo ha recitato e in cui è morto più volte.
Meu pai morreu três vezes, Clara Simas
Propágulo
Tipo: Copertina rigida, rilegatura cucita
Pagine: 232 pagine
Formato: 18 x 24 cm
ISBN: 978-65-994620-5-4
Lingua: Portoghese/Inglese
Stampato su carta Munken 120 g, offset 150 g e copertina in Masterblank Lino 135 g







