Gabriele Basilico, Non recensiti, 2021

Nel 1976, Gabriele Basilico era a Rimini per un progetto sul Grand Hotel. Fu qui che incontrò alcuni artisti che si stavano esibendo al Lady Godiva, il locale notturno accanto. Incuriosito, scatta alcune fotografie e rimane colpito dalla disponibilità degli artisti a posare per lui. Nel frattempo, il sole stava tramontando sul genere revue, mentre molti locali venivano trasformati in teatri di film per adulti. Forse per testimoniare il canto del cigno di quel mondo, o forse perché era stato colpito dall’umanità di quegli artisti (spogliarellisti, maghi e clown), Basilico ha iniziato a fotografare teatri e locali notturni in giro per Milano.

L’idea era quella di fare un libro con le sue immagini, ma non se ne fece nulla e alla fine fu dimenticato. Nel 2020, quella scatola di fotografie è tornata alla luce: un lavoro inedito che aggiunge un nuovo elemento al lavoro del fotografo milanese. In questi scatti in bianco e nero, Basilico traspare come un grande fotografo in un campo che non è il suo. Non c’è un senso di malinconia nel reportage, ma semmai l’orgoglio, la libertà e l’allegria di un gruppo di artisti al lavoro.