Mattia Balsamini, Raffaele Panizza, Protege Noctem (If darkness disappeared), 2023

Per tutti noi, accecati dai frammenti di miliardi di luci artificiali (o ALAN: Artificial Light At Night), il cielo notturno è diventato una tela sporca, un fenomeno sconosciuto. L’83% della popolazione mondiale non ha mai visto la Via Lattea, la galassia che chiamiamo casa. E in città come Shanghai, dove è stato recentemente inaugurato il più grande museo di astronomia del mondo, il novantacinque per cento delle stelle è oggi di fatto invisibile a occhio nudo. L’illuminazione pubblica, le finestre, i lampioni e persino i fari a LED emettono una luce a spettro blu che abbaglia l’ecosistema notturno e danneggia il ciclo circadiano umano, il nostro gioco endocrino di sonno e veglia, favorendo l’insorgere simultaneo di malattie come il cancro al seno e alla prostata, il diabete e la depressione. Gli epidemiologi sono uniti nel considerare la scomparsa della notte come un fattore di rischio al pari di inquinamento, alcol e fumo. “Chiediamo alla Commissione di mettere in atto un piano ambizioso per ridurre in modo significativo l’uso della luce artificiale esterna entro il 2030”, scrive il Parlamento europeo con toni allarmati, nel documento intitolato Strategia per la biodiversità 2030: riportare la natura nelle nostre vite. La luce non è solo sulla Terra, ma anche lassù: la proliferazione dei satelliti per le telecomunicazioni crea false striature cosmiche che impediscono agli astronomi di studiare la volta celeste. E la stessa vita naturale sembra essere stata duramente colpita: gli uccelli migratori deviano dalla rotta, le foglie delle piante non percepiscono più l’inizio dell’inverno e molti insetti rischiano l’estinzione: ecco perché la difesa delle tenebre rappresenta l’avanguardia nella battaglia ecologica in corso per scongiurare l’apocalisse. Protege Noctem è un progetto di documentazione che racconta l’alleanza non ufficiale tra scienziati e cittadini per contrastare la scomparsa della notte e delle sue creature. Dio, che tu possa proteggere il luccichio dell’infinito, ovunque si trovi.