Laura Lafon Cadilhac, Red is over my lover, 2025

Non ci saranno meteoriti, né detonazioni celesti, né la fine del mondo come la immaginiamo nelle nostre fantasie. Nessuna esplosione fulminante che inghiotte tutto in un colpo solo, nessuna apocalisse netta e definitiva. Solo un lento sgretolarsi, una lenta erosione, una paziente estinzione che si protrae come una stagione troppo lunga. Ho sognato tsunami, onde colossali che si alzano e inghiottono tutto. Sogni che bruciano e trasformano. Ma la realtà non ha nulla di questo slancio, si sgretola senza clamore. La fine è già lì. Non urla, rosicchia. Eppure, stasera, in riva al fiume, sotto la calda luce di un’estate che dura troppo a lungo, siamo ancora qui.