Charlott Markus, Some Things Bleak, 2022

Some Things Bleak, una pubblicazione sul vedere e sul non vedere, sul genere, sulla classe e sul clima, un lavoro sulla rappresentazione e sulla riproduzione. In breve, un veicolo per la percezione e l’unione. Dopo aver lasciato una residenza d’artista in Giappone nella primavera del 2019 ed essere tornata ad Amsterdam, Markus ha sentito il bisogno di silenzio e contemplazione. Intuitivamente ha costruito uno studio nella foresta e ha iniziato un processo fotografico. Ha iniziato con un telone trovato; lo stesso tipo di telone blu che è una vista comune in Giappone e che, se si guarda più da vicino, molto spesso appare come un riparo per qualcuno senza una casa. Le stesse familiari macchie blu che vediamo in Europa nei cantieri e nei giardini, una trama che ripara dal bagnato e nasconde ciò che non si dovrebbe vedere. Utilizzando il sole come unica fonte di luce, le piante sono state fotografate attraverso la trama, dando vita a immagini che sembrano essere in mare, sott’acqua o galleggiare in un cielo blu. Eppure è solo un pezzo di plastica blu intrecciato che nasconde ciò che è proprio di fronte a noi. Blocca la nostra vista e nasconde la natura. Un inganno. Un’illusione.

Parallelamente all’omaggio alla scrittura artistica, come la calligrafia e i test di Rorschach, queste immagini fanno riferimento anche ai cianotipi, le prime fotografie mai realizzate. Se si guarda da vicino, la griglia blu intrecciata nel telo assomiglia ai fugaci e infiniti pixel digitali che turbinano intorno a noi nella nostra vita quotidiana. Le immagini sono poetiche e allo stesso tempo una cupa astrazione della natura, della rappresentazione e della riproducibilità. Some Things Bleak è un riassunto poetico dei pensieri dell’artista e della sua metodologia stratificata, mentre il lavoro mette in evidenza i punti di vista intersettoriali nella metafora del processo di stampa. Il libro è stampato su varie carte (blu, nero, bianco, bianco sottile), e stampato con vari inchiostri (blu, nero, bianco, trasparente). Questi elementi vengono mescolati dalla stampa (bianco su bianco, bianco su nero, blu su nero, blu su bianco, ecc.), creando infinite nuove combinazioni.