Vanessa Winship, Sweet Nothing, 2008

Durante il suo lungo soggiorno in Turchia, la fotografa Vanessa Winship è stata affascinata dalle questioni di confine e di appartenenza. Mentre aveva acquisito familiarità con i costumi e le tradizioni turche, che erano molto lontani dalle sue abitudini inglesi, erano le studentesse nei loro piccoli abiti blu che continuavano ad affascinarla. Ovunque viaggiasse in questo paese traumatizzato dalla guerriglia, incontrava queste ragazze. Sono diventate un simbolo dello stato turco, eppure sono solo bambine. Per combattere i valori tradizionali della regione, che vogliono che le ragazze rimangano a casa, il governo ha lanciato una campagna che permette alle famiglie più povere di mandare tutti i loro figli a scuola. Di conseguenza, il numero di ragazze che frequentano la scuola è lentamente aumentato. Sweet Nothing è una serie di ritratti di queste studentesse. Mentre li fotografava, l’autrice era profondamente toccata dalla miscela di gravità e fragilità dei suoi piccoli modelli, ma soprattutto dalla loro incredibile naturalezza. Un’emozione che il lettore non può ignorare contemplando queste magnifiche immagini.