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Esaurito
I terremoti hanno aperto nel fragile tessuto geologico e sociale dell’Italia strappi spesso mai ricuciti, lasciando sul territorio tracce profonde. Dopo il sisma che ha colpito l’Abruzzo nel 2009, la fotografa Francesca Cao ha intrapreso un percorso di mappatura del paese, alla ricerca dei residui dei terremoti passati, delle architetture dell’emergenza, delle ricostruzioni tentate e di quelle mancate, che hanno segnato il paesaggio post-sismico anche nei modi e nelle forme del vivere delle comunità colpite. Balsorano, Montevago, Sant’Angelo a Scala, Messina, Poggio Reale, L’Aquila. Ognuno, nella quiete dei luoghi fotografati da Francesca Cao, ha il suo terremoto in testa. Ognuno coltiva in un modo diverso la memoria di un evento che ha cambiato – con modi, conseguenze e intensità diverse, ma sempre dirompenti – la storia di uomini, cose, città.
Dopo che la polvere si è posata, che è scemata l’eco delle grida dei sopravvissuti, delle sirene delle ambulanze e delle edizioni straordinarie dei telegiornali, dopo che l’Italia ha rivolto altrove la sua attenzione, ricominciando a guardare avanti, Francesca ha scelto di tornare indietro. Con la pazienza e la cura di chi vuole cucire insieme una storia di fantasmi e di silenziose resistenze, di ricordi e di attese, di paesaggi e di vite interrotte. Una storia che oggi, si dischiude dalle pagine del libro Temporary Life – curato da DER*LAB e pubblicato da Postcart – a evocare l’idea di una vita “temporanea”, rimasta in sospeso, in attesa di un trasloco verso un futuro migliore.
Francesca Cao, Temporary Life
Postcart edizioni, 2020
Testi di Marco Damilano e Irine Allison
Editing di Irene Allison
Grafica di Allesandra Pasquarelli
18 x 22 cm
ISBN: 9788831363167
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