50 Euro
Esaurito
Fotografare come modo di “sentirsi a casa pur non essendo a casa”. È così che Gabriele Rossi descrive il processo che ha portato alla realizzazione di The Lizard, la sua nuova monografia pubblicata dalla casa editrice statunitense Deadbeat Club. Rossi ha visitato gli Stati Uniti per la prima volta nel 2016 per prepararsi a una residenza di sei mesi a New York City. Inizialmente si sentiva sopraffatto dalla metropoli e dal suo ritmo, completamente diverso da quello della sua piccola città sulla costa italiana.
“Mi sono spinto fino ai bordi della città, andavo a Rockaway, cercavo nelle case, nelle strade e nelle scene quotidiane qualsiasi cosa potesse ricordarmi da dove stavo venendo”, dice Rossi. Questo approccio lo ha spinto a riflettere sulla sua concetto di “casa” – il luogo dove alla fine avrebbe potuto sentirsi a suo agio – e a tornare negli Stati Uniti altre due volte per esplorare questa compulsione attraverso più di dieci stati nel Midwest e nell’Ovest. Allo stesso tempo, era interessato a rispondere come un estraneo alle strutture della fotografia americana classica, come quella di Robert Adams.
Quando la pandemia ha interrotto la possibilità di viaggiare verso gli Stati Uniti, Rossi ha iniziato a riflettere sulle fotografie che aveva accumulato, cercando di trovare forme e temi comuni – le connessioni che costruivano la storia del suo vivere lontano da casa. Il suo sforzo era capire perché avesse scattato quelle fotografie e non solo presentare molte immagini riguardanti l’America. Il risultato è The Lizard, un atlante strano e misterioso del familiare trasformato nell’insolito attraverso la visione di uno straniero che cerca solo il conforto nell’idea di casa.
Gabriele Rossi, The Lizard
Deadbeat Club, 2024
I edizione
29,5 x 41,5 cm
80 pagine
Copertina flessibile
inglese
ISBN 978-1-952523-14-4