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Esaurito
All’inizio degli anni ’70, Lew Thomas decise di sovvertire la fotografia a San Francisco. Stanco del pensiero mistico ed emotivo che aveva caratterizzato la fotografia della Bay Area dagli anni ’40, Thomas perseguì una pratica fotografica basata su idee derivate dall’arte concettuale e dalla filosofia strutturalista. Una serie di altri fotografi, tra cui Donna-Lee Phillips e Hal Fischer, abbracciarono la missione di Thomas, unendosi a lui in quello che divenne noto come il movimento “Photography and Language”, così chiamato in onore del libro e della mostra collettiva prodotta da Thomas nel 1976. Thomas, Phillips e Fischer furono tutti estremamente attivi nella metà e nella fine degli anni ’70. Oltre a creare la propria opera d’arte, pubblicarono saggi, recensirono mostre ed organizzarono esposizioni. Con il nome di NFS Press, Thomas ha pubblicato diversi libri progettati da Phillips, tra cui Structural(ism) and Photography (1978), che presentava il lavoro di Thomas; Eros and Photography (1977), curato da Phillips, e due libri sul lavoro di Fischer: Gay Semiotics (1978) e 18th Near Castro Street x 24 (1979). Pubblicato in concomitanza con una mostra che presenta fotografie di questi tre artisti in esposizione al San Francisco Museum of Modern Art dal 4 gennaio all’8 agosto 2020, questo volume presenta il loro lavoro, il loro rapporto reciproco e il loro posto nella storia della fotografia degli anni ’70.
Erin O’Toole (ed.), Thought Pieces: 1970s Photographs by Lew Thomas, Donna-Lee Phillips, and Hal Fischer
Mack, 2020
23 x 30,5 cm
216 pagine
Copertina morbida
Lingua Inglese
ISBN 978-1-912339-63