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Paolo Guerra, Vicolo Rocca e altri luoghi, 2021

28 Euro

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L’archivio Paolo Guerra è composto da quasi 50.000 negativi, tutti scattati con una Leica 35 mm. Il fotografo ha catalogato personalmente la sua opera, tagliando i negativi singolarmente e dividendoli in piccole fascette e scatole, organizzate in ordine cronologico, dal 1946 al 1965. Non esistono stampe originali. L’archivio è rimasto per decenni nella soffitta della casa di famiglia in via Mazzini a Lugo, ed è stato scoperto per caso nel 2010 dallo storico locale Giacomo Casadio. Le fotografie di Paolo Guerra raccontano la vita quotidiana della sua cittadina d’origine, Lugo, in seguito alla sua liberazione dai fascisti e dall’occupazione tedesca, e ne documentano la rinascita e il riscatto dalle cicatrici sociali e dai profondi problemi economici lasciati dal secondo conflitto mondiale. Nelle fotografie di Guerra, questo periodo di transizione è registrato con grande immediatezza e affetto. Sebbene la maggior parte delle immagini possiedano i caratteri distintivi della Street Photography, all’interno dell’archivio è possibile individuare una specifica serie di ritratti, realizzati all’interno delle Case di Tolleranza che esistevano a Lugo fino al 1958, prima dell’introduzione della legge Merlin che ne sancì la chiusura. C’erano due “casini” a Lugo, uno in Via Tellarini e l’altro in Vicolo Rocca. Quest’ultimo era a cento metri dalla casa di Guerra (tuttavia, la prostituzione are praticata anche in altri luoghi, tra cui la “Trattoria alla Pesa”). Le 50 fotografie selezionate per questo volume fanno parte di un gruppo di circa 400 ritratti di prostitute, realizzati in un periodo di 9 anni, dal 1946 al 1955. Per la prima volta sono presentate come un corpo di lavoro specifico. Non è chiaro se queste fotografie siano state realizzate su commissione (come pubblicità per i potenziali clienti del bordello) o per interesse personale di Guerra. L’aspetto quasi sempre divertito e rilassato delle ragazze lascia supporre che le fotografie siano state realizzate per motivi privati e non commerciali. Questi ritratti sono notevoli per la loro semplicità, e per l’atmosfera intima, familiare e di ironica complicità. In tutte le fotografie sembra emergere un atteggiamento amichevole e affettuoso, molto lontano dagli stereotipi legati all’immaginario della prostituzione. Parafrasando il critico Gilbert King, a proposito delle celebri fotografie Di E.J. Bellocq del quartiere a luci rosse di New Orleans agli inizi del Novecento, queste immagini sono capsule temporali di umanità, persino innocenza, tra le squallide ambientazioni dei bordelli. Questo corpus di lavoro non solo è un importante documento culturale, testimonianza delle persone e dei luoghi che le ospitavano: esso rivela anche molto della sensibilità autodidatta ma coinvolgente del fotografo. Questa edizione si propone di approfondire la vita e l’opera di Paolo Guerra, e di inserirla nel più ampio contesto della fotografia e della cultura italiana del dopoguerra.

Paolo Guerra, Vicolo Rocca e altri luoghi

Edizioni del bradipo,  2021

Curato da Giacomo Casadio e Luca Nostri

Design di Filippo Nostri con una nota editoriale del curatore e un testo di Marina Spunta

 22 × 28.5 cm

104 pagine

50 tavole in bicromia e due disegni

Copertina morbida

Italiano / Inglese

ISBN 978-88-942903-1-8

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