Ricardo Cases, xe!, 2016

Il primo numero della fanzine, xe !, lanciata da Ricardo Cases. Ricardo continua ad esplorare la sua terra, sulla scia di El poder de las oranjas (Mack, 2014), con la particolare idiosincrasia del paesaggio levantino e delle sue tradizioni e feste. Ecco il rapporto tra la terra, secca, e l’addestramento del cavallo da parte dell’uomo. La terra, a forma di palma, tronca e morente, povero scheletro nudo, quasi una croce, solo un ceppo. La palma testimonia la lotta tra cavallo e uomo, in primi piani frammentari, alcuni capovolti. Qui c’è movimento e tanto colore, elemento importante, come sempre nella fotografia di Ricardo. C’è un misto di barocco nella danza dell’uomo e del cavallo, barocco primitivo, potremmo dire, poiché la danza diventa un combattimento, misurando le forze, come un combattimento tra gladiatori. Rosso, marrone, blu e grigio, tra la terra polverosa. La pelliccia si mescola al sudore, come lo sporco si attacca alle ruote del carrello. Sotto una luce aspra e spietata, la tradizione è maschile e fisica, pura tensione, forza e muscoli, in una comunione tra uomo e cavallo. A discapito della natura, che qui potrebbe ben rappresentare una femminilità assente.