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Nei mesi invernali, il nostro pianeta va lentamente alla deriva verso il punto più estremo del suo percorso orbitale intorno al Sole, che esercita una forza gravitazionale sufficiente a far tornare la Terra ancora una volta, per evitare di essere lanciati verso l’esterno del sistema solare, senza stelle e alla deriva. Una pioggia costante di milioni di fiocchi di neve scolpiti nel cristallo e progettati individualmente crea un morbido involucro temporaneo che racchiude alberi, pali, fili, strade, colline e case all’interno di strati cuscinosi sottostanti. Durante alcune di queste notti si avverte un senso di quiete e di silenzio intorno a noi, come se il mondo stesso fosse stato messo in sordina. Il titolo “Winter Nights, Walking” è un riferimento a un celebre progetto fotografico dell’artista americano Robert Adams intitolato “Summer Nights, Walking”, realizzato nella città di Denver, nell’Ovest americano. Sebbene il progetto possa essere visto come un cenno ad Adams, l’intenzione di Panar per “Winter Nights, Walking” è quella di realizzare un progetto specifico di Pittsburgh che metta in evidenza le qualità uniche delle recenti stagioni invernali in questa regione, con un occhio al clima che sta cambiando e ai recenti inverni bui della pandemia di Covid-19. Attraverso il motivo del vagare da solo per la città di notte, Panar invita gli spettatori a camminare con me e a considerare lo spazio familiare della città nella sua inquietante delizia.
Winter Nights, Walking, Ed Panar
Fw:Books, 2023
22 x 26 cm
hardcover
112 pagine
Inglese