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“Curiosamente, il titolo di questo lavoro evoca la mitologia dell’istante decisivo. Il kairos fotografico che ci permette di comprendere meglio l’istante precedente e quello successivo, proprio il contrario del lavoro di Israel Ariño. Nel suo caso, nulla è perentorio o immediato, non c’è alcuna allusione all’evento o alla realtà, tanto meno alla verità. Attraverso la fotografia, egli sovverte il reale: non fotografa il mondo per quello che è, ma per quello che nasconde. Questo è ciò che pervade il suo lavoro: per lui la fotografia non è un riflesso della realtà, ma la supera.” Dal testo del libro di Caroline Bénichou
Res no passa dues vegades, Israel Ariño
Ediciones Anomalas, 2024
Copertina morbida
26 x 20 cm
2 leporelli 9,8 x 26 cm
Fotografie in b/n
Lingua spagnola, inglese e francese