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L’isola è un’isola del Mar Mediterraneo. Misura 5 km quadrati per 675 metri d’altezza. Durante l’inverno è abitata da circa 30-60 persone. Non c’è la polizia, non c’è un ospedale, non ci sono automobili, non ci sono sacerdoti. Ci sono isolani che non hanno mai pensato di andarsene e altri che l’hanno fatto per poi tornare. Ci sono storie non dette, alberi genealogici complessi, credenze e allucinazioni condivise. Lontano dalla tipica rappresentazione delle isole come utopia o distopia, Thinking like an island riflette su uno spazio geografico e sociale, su un sistema e sulle sue logiche. Guarda alla costruzione identitaria dell’isola come a un processo continuo tra scontro e coesistenza, scelta e confinamento, innovazione e resistenza.
In un sistema economico e sociale che si dimostra sempre più insostenibile, Chiapparini e Marrese si chiedono se l’isola possa rappresentare un’alternativa, un attrito nel modo in cui percepiamo la nostra realtà. Tra pagine di diario, citazioni degli abitanti dell’isola e immagini esplorative, Thinking like an island mostra come l’isola, luogo in cui ogni cosa è ridotta all’unità, sia tutto fuorché facilmente afferrabile: l’esperienza si rivela stratificata, plurale e densa, una vertigine di complessità crescente.
Camilla Marrese, Gabriele Chiapparini, Thinking like an Island
Overlapse, 2024
Copertina morbida
Formato 17 x 22 cm
224 pagine su quattro libri integrati (due di formato 17×10,5 e due di formato 8,4×22 cm)
193 illustrazioni tra cui fotografie, immagini d’archivio e disegni
ISBN 9781738130016