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“Le guerre esistono da quando sono nato, sono una sorta di sfondo su cui si svolge la mia vita, ma non ho alcuna esperienza di queste guerre se non quella di uno schermo, sono solo un testimone passivo.
Le fotografie di guerra dovrebbero informarci, testimoniare, ma i media le appiattiscono e la loro circolazione le impoverisce e le distorce.
Quindi cosa viene dopo, cosa viene dopo che tutto è stato detto…
Non so se le immagini piatte siano sufficienti a raccontare la storia, a testimoniare, a informare. Ne dubito. Ho bisogno di toccare, di mettere in discussione la distanza che abbiamo preso con queste immagini. Ho bisogno di modellare per evocare nuovi segni. Fare del gesto uno spazio per attraversare gli strati del tempo, per creare interstizi, zone di deturpazione dove far emergere la nostra memoria e la nostra dimenticanza.
Nella pelle dell’immagine cerco materiale per risvegliare il pensiero, per lasciarlo trapelare. Un luogo di riflessione profonda che apra migliaia di rappresentazioni che accolgano la densità e la complessità del mondo che mi circonda. Cerco un luogo mentale, uno spazio memoriale, che metta subito in discussione la riproposizione delle immagini e che metta subito in discussione la Storia”.
Lisa Sartorio, Ici ou Ailleurs
L’Artiere, 2024
Prima edizione 350 copie
collaborazioni/editori/a cura di (se c’è)
Testi Maud De La Forterie
Design VisiOnAir Studio
18 x 18 cm
48 pagine – stampato in Duotone.
1 libro con copertina morbida in una scatola a conchiglia
Francese / Inglese
ISBN 979-12-809780-80