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Esaurito
Questo libro è stato pubblicato cinquant’anni dopo gli eventi del ’68.
Il focus del simposio, come si evince dal titolo, riguarda sia le discontinuità che le continuità tra il ’68 e la nostra situazione attuale, esaminate in una serie di lezioni organizzate da Vasyl Cherepanyn dal Visual Culture Research Center e con un contributo da tranzit.cz, a Kiev.
La decisione di cimentarsi con l’eredità del 1968 è nata dalla natura problematica del discorso pubblico nella Repubblica Ceca e all’estero in merito al cinquantesimo anniversario di questi eventi.
Ad esempio, sebbene il quotidiano britannico The Guardian si riferisse al 1968 come un “anno di rivolta”, ciò che accadde in Cecoslovacchia non fu in realtà una rivolta. La primavera di Praga ha avuto luogo all’interno dei confini della legge. Ciò che era in gioco era una riforma del sistema con lo stesso Partito Comunista come veicolo, una riforma che era sostenuta da un ampio segmento della società tra cui studenti, lavoratori e intellettuali. Per quanto riguarda la stessa Primavera di Praga, i media si sono concentrati esclusivamente sulla sua fine – l’occupazione sovietica – con il movimento che l’aveva preceduta rimanendo in qualche modo traumatico e oscurato. Il libro attira l’attenzione sul lignaggio storico che non dobbiamo perdere di vista oggi quando parliamo della primavera di Praga del ’68 in connessione con il 1989.
The Kyiv International
Archive Books
2019
90 pagine
Project of the Visual Culture Research Center
Edito da Vasyl Cherepanyn, Vít Havránek & Tereza Stejskalová
Graphic Design by Uliana Bychenkova, basato sulla griglia di Experimental Jetset
Copertina morbida
10,5 x 18 cm
Inglese
ISBN: 978-3-943620-65-8