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Esaurito
Il confine settentrionale dell’Italia segue lo spartiacque che separa i bacini idrografici dell’Europa settentrionale e meridionale. Correndo per lo più ad alta quota, attraversa nevai e ghiacciai perenni, che ora si stanno sciogliendo a causa del cambiamento climatico antropogenico. Mentre lo spartiacque si sposta, così fa il confine, contraddicendo le sue rappresentazioni sulle mappe ufficiali. Di conseguenza, Italia, Austria e Svizzera hanno introdotto il nuovo concetto giuridico di “confine mobile”, che riconosce la volatilità delle caratteristiche geografiche una volta ritenute stabili.
A Moving Border: Alpine Cartographies of Climate Change si basa sul progetto Italian Limes di Studio Folder, ideato nel 2014 per rilevare in tempo reale le fluttuazioni della linea di confine attraverso le Alpi. Il libro traccia gli effetti del cambiamento climatico sulla comprensione geopolitica del confine e sui metodi cartografici utilizzati per rappresentarli. Individuando la condizione italiana accanto a una più lunga storia politica della creazione di confini, il libro raccoglie saggi critici, visualizzazioni e documenti inediti provenienti da archivi di stato. Esaminando il nesso tra nazionalismo e cartografia, A Moving Border descrive in dettaglio come i confini siano sia materiali che immaginati, e come il riscaldamento globale sfida le concezioni occidentali del territorio. Inoltre, fornisce un modello per l’intervento spaziale in un mondo in cui i processi ecologici sono destinati a dominare gli affari geopolitici.
A Moving Border: Alpine Cartographies of Climate Change
Columbia Books on Architecture and the City, 2018
Co-pubblicato con ZKM, Center for Art and Media, Karlsruhe
Prefazione di Bruno Latour e testi di Stuart Elden, Mia Fuller, Francesca Hughes, Wu Ming 1
228 pagine
Brossura
ISBN 9781941332450