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Dopo il noto disastro del 1986, la zona di esclusione intorno a Chernobyl è diventata un’area vietata, il terreno è ancora gravemente contaminato. Eppure, per circa 140 Samosely o auto-coloni, questa è la loro residenza permanente, e più di 2.000 persone stanno ancora lavorando dentro e intorno alla centrale nucleare di Chernobyl.
Perché la gente vuole vivere qui? Quanto è forte l’attrazione verso il suolo, nonostante la pesante contaminazione? Come si vive in una comunità che cessa di esistere? Dopo tutto, quando l’ultima anima morirà, la Zona di Esclusione sarà disabitata per sempre.
La fotografa Esther Hessing e la scrittrice Sophieke Thurmer hanno visitato più volte la zona di esclusione e la città del futuro Slavutych per catturare in prima persona le storie di potere, perseveranza, speranza e solidarietà.
L’attenzione sociale di Hessing e Thurmer distingue il libro da altri libri pubblicati sulla zona di Chernobyl ora, 30 anni dopo il disastro.
Bound to the Ground si compone di tre sezioni. Nella prima sezione il lettore entra nella zona di esclusione di Chernobyl e incontra i coloni che vivono lì e coltivano i loro raccolti sui terreni contaminati. La seconda sezione del libro ripercorre il disastro e la città abbandonata di Pripyat con un testo di Alexander Münninghoff. L’ultima sezione riguarda la nuova città del futuro Slavutych e le persone che lavorano ancora oggi nel reattore nucleare ogni giorno.
Esther Hessing, Sophieke Thurmer – Bound to the Ground
Eriskay Connection
2016, edizione di 600 copie
136 pagine, 23.5 x 31.2 cm
Copertina flessibile
Inglese, Olandese