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Il libro Dead End di Nicola Moscelli esplora il concetto di confine in modo inedito e profondo, prendendo come esempio quello tra Stati Uniti e Messico.
Invece di trattarlo come una mera linea amministrativa, Moscelli lo considera un “tessuto vivo”, ricco di relazioni storiche, sociali e culturali che ne ampliano la comprensione.
Il volume unisce visioni stradali, storiche e letterarie, e invita il lettore a esplorare il confine da diverse prospettive. Il titolo Dead End (vicolo cieco) allude a migliaia di strade che terminano bruscamente, simbolo di storie interrotte e di significati persi.
A questa riflessione si aggiungono incursioni testuali e approfondimenti da autori come Maceo Montoya, Miriam Ticktin e Steve Bisson, che arricchiscono la lettura.
L’approccio di Moscelli utilizza immagini e reperti visivi come “fossili della memoria sociale”, introducendo una nuova forma di “archeologia scopia”, che propone il confine come dispositivo interpretativo, concettuale e visivo.
Dead End, Nicola Moscelli
Penisola Edizioni, 2024
In collaborazione con Antiga Edizioni
Prima edizione, 500 copie
Testi: Steve Bisson, Maceo Montoya, Nicola Moscelli and Miriam Ticktin
Graphic design, cartografia: Roberto Vito D’Amico
20 cm x 29,7 cm
360 pagine, fotografie a colori e in b/n
Rilegatura svizzera con dorso a vista
Copertina morbida con alette
Inglese
ISBN 978-88-84354-53-2