Mark Sealy, Decolonising the Camera: Photography in Racial Time, 2019

28 Euro

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Esaurito

Questo libro esamina come la pratica fotografica occidentale sia stata utilizzata come strumento per la creazione di regimi visivi eurocentrici e violenti, e chiede di riconoscere e distruggere le ideologie razziste radicate che hanno contaminato la fotografia fin dalla sua nascita nel 1839. Decolonising the Camera allena l’acuto occhio critico di Mark Sealy sulle politiche razziali al lavoro all’interno della fotografia, nel contesto di accese discussioni su razza e rappresentazione, sui retaggi del colonialismo e sull’importanza di decolonizzare l’università. Sealy analizza una serie di immagini dentro e contro la violenta realtà politica dell’imperialismo occidentale, e mira ad estrarre nuovi significati e a sviluppare nuovi modi di vedere che mettono a fuoco l’Altro. Il libro dimostra che se non riconosciamo le congiunture storiche e politiche della politica razziale all’interno della fotografia, e i loro effetti su coloro che sono stati culturalmente cancellati, resi invisibili o meno che umani da tali immagini, allora rimaniamo confinati all’interno delle ortodossie consolidate del pensiero coloniale riguardanti il corpo razziale, il subalterno e la politica del riconoscimento umano. Con analisi dettagliate di fotografie – incluse in un inserto – di Alice Seeley Harris, Joy Gregory, Rotimi Fani-Kayode e altri, e coprendo più di 100 anni di storia fotografica, Decolonising the Camera contiene materiale visivo e scritto vitale per i lettori interessati alla fotografia, alla razza, ai diritti umani e agli effetti della violenza coloniale.

Mark Sealy, Decolonising the Camera: Photography in Racial Time

Autograph, 2019

14 x 21.59 cm

250 pagine

Copertina flessibile

Inglese

ISBN:978-1912064755

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