Luca Baioni, Demons, from the old black, servants and silence, 2017

Demons from the Old Black, serpents and silence nasce dalla necessità di combinare immagini che non raccontano una storia né la analizzano ma si concentrano invece su un sentimento e desiderano stabilire una connessione con l’osservatore. L’autore, Luca Baioni, fa una profonda riflessione sulla vita e la morte in un’epoca in cui l’uso delle immagini, sia commerciale che con intenti documentari, è più che mai in un ciclo continuo di ricezione delle immagini. Il silenzio e l’abbandono sono qui mostrati in una sequenza destrutturata che mira a sottolineare l’uso delle immagini al giorno d’oggi: i sentimenti non vengono più trasmessi e c’è solo tempo e spazio per mostrare semplicemente – e rilevare – l’ovvio. I fotografi, proprio come gli artisti, hanno bisogno di svelarsi per primi per mostrare il silenzio del mondo. Coloro che vogliono solo segnalare le cose non sposteranno le cose. Solo chi le distrugge può ottenere nuove forme, nuove idee e nuovi input. DFTOBSS, vuole principalmente ipnotizzare l’attenzione con l’intento di sollevare dubbi, non nutrire credenze.