AA. VV., GUSTAV MESMER, IKARUS VOM LAUTERTAL GENANNT, 2019

Gustav Mesmer, anche chiamato l’ “Icaro di Lautertal”,è nato nel villaggio di Altshausen, Alta Svevia, in Germania, nel 1903. Lasciò presto la scuola per lavorare nelle fattorie come lavoratore minorile. “Nei casi in cui la scuola fallisce, tutta la vita prende una strada rotonda”, scrisse più tardi. Successivamente entrò in un monastero Benedettino: “Nell’abbazia di Beuron ho subito per sei anni finchè tutta la gloria celeste non si è sgretolata. Mi sono ammalato, mentalmente danneggiato, sono stato mandato via da dove ero venuto”. Tornato nella nativa Altshausen, si precipitò in chiesa e proclamò che tutto era una frode. Dopo la diagniosi di una “graduale e progressiva schizzofrenia” fu rinchiuso nell’ospedal psichiatrico Bad Schussenried. Lì lavorò come tessitore di cestini e rilegatore. Nel 1932, in biblioteca, si imbattè in un rapporto sull’invenzione di una bicicletta volante. Questa diventò la sua ossessione per il resto della sua vita.

Costruì una bicicletta volante a motore umano che supponeva potesse volare.

Il suo repertorio include macchine volanti, parlanti e strumenti musicali. Realizzò incalcolabili disegni e diagrammi, scrisse poesie e poemi.
Il suo lavoro è un mondo inesauribile, ora presentato per la prima volta in pieno.

Gustav Mesmer morì nel 1994, è ora visto come un eccezionale artista fuori dagli schemi.

Il libro include saggi di Lucienne Peiry, Juliane Stiegele e Franz Xaver Ott, e fotografie di Franco Zehnder e Stefan Hartmaier.