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L’arcipelago di St Kilda è la parte più remota delle isole britanniche, nelle Ebridi Esterne, Scozia. Colonie di uccelli marini tra le più popolose d’Europa nidificano tra le sue scogliere a picco sull’oceano. Nel 1930 gli ultimi abitanti abbandonarono l’isola: restano muri di pietra, case, sentieri segnati dal lavoro, un’intera topografia perde il suo disegno, ciò che si possedeva si disperde, ciò che si sperava non accade. L’artista Claudia Losi riesce ad arrivare a St Kilda solo nel 2012, dopo averci provato inutilmente qualche anno prima. In che misura un luogo è descritto dalla geologia, dalla geografia, dalla storia, e in che misura è invece immaginato? Il codice della descrizione, la sua sintassi, si trasforma e si moltiplica in continuazione, trova legami inattesi, parole venute al mondo in altri luoghi, ragionamenti di altre persone che usano strumenti d’osservazione completamente diversi. Cosa vuol dire pensare un luogo ancora prima di esserci stati fisicamente? Quante descrizioni vanno ad abitare la nostra coscienza? Quali fra loro governano le parole e le immagini che decidiamo di restituire al mondo? How do I imagine being there? cerca di rispondere a queste domande attraverso una riflessione corale: uno scrittore, un semiologo e uno storico del cinema, un geografo, un biologo e un naturalista, un neuroscienziato, uno psichiatra e un artista hanno prestato a Losi la propria voce per descrivere, attraverso St Kilda, un’idea di arcipelago mondo. Completa il libro una serie di nuove tavole dell’artista.
Claudia Losi, How do I imagine being here?
Humboldt books
2016
Contributi di Marco Ciriello, Christopher Collins, Hamish Fulton, Michele Guerra, Carlo Maiolini, Matteo Meschiari, Paolo Ossola, Isabella Pezzini, Fabio Pupin, Giorgio Vallortigara
17,4 x 21,2 cm
128 pagine, illustrazioni in bianco e nero, copertina rigida
Italiano
ISBN 9788899385118