Hito Steyerl, I will survive, 2021

Le posizioni assunte da Hito Steyerl nelle sue opere e nei suoi testi sono di fondamentale importanza per qualsiasi considerazione sul ruolo contemporaneo dell’arte e del museo nella società. Sono anche cruciali per le incursioni sperimentali in diverse forme di presentazione dei media e per l’esame critico dell’intelligenza artificiale e dei suoi usi. Negli ultimi trent’anni, l’artista ha seguito il modo in cui le immagini fotografiche sono mutate, dall’immagine analogica e le sue molteplici possibilità di montaggio alla fluidità dell’immagine digitale divisa e le implicazioni che questo ha avuto per la rappresentazione di guerre, genocidi e flussi di capitale. “Non abbiamo più a che fare con il virtuale ma con una concretezza confusa e forse aliena che stiamo solo cominciando a capire”, scrive Brian Kuan Wood dei mondi visivi digitali che l’artista presenta. Il libro viene pubblicato in concomitanza con la mostra di Hito Steyerl, che avrà luogo nell’autunno 2020 al Centre Pompidou di Parigi e al Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen di Düsseldorf. Il progetto di cooperazione è finanziato dalla Fondazione Federale Tedesca per la Cultura.