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Da sempre Chomsky si interroga sul ruolo politico degli intellettuali – i «nuovi mandarini» – nella società occidentale. Qui analizza in particolare la funzione svolta dai mass media (americani ma non solo) in un sistema in cui la popolazione non può essere disciplinata con la forza e deve quindi essere sottoposta a forme più sottili di controllo ideologico. E strappa la maschera illusoria e auto-illusoria che ritrae la stampa come la paladina della verità, come l’argine della pubblica opinione nei confronti del potere.
Per Chomsky, i media, pur nella dialettica progressisti/conservatori, sono uno strumento del potere per il controllo del consenso e del dissenso.
Noam Chomsky (Philadelphia, 1928), il più noto linguista vivente, è impegnato da decenni in tutte le battaglie della sinistra libertaria americana.
Noam Chomsky, Illusioni necessarie
Elèuthera Editrice
2010
231 pagine, brossura
Italiano